Si rivolge a coppie con e senza figli. Uno dei suoi obiettivi è la riorganizzazione delle relazioni familiari in un'ottica di continuità genitoriale con particolare riguardo all'interesse della
prole. Si tratta, ad esempio dell'uscita da casa dei figli, del decesso di un genitore o della nascita di un figlio, etc. Si occupa anche delle problematiche della persona, della coppia e
della famiglia, tenendo conto che ogni individuo è inserito in una storia familiare; delle motivazioni che rendono intollerabile la convivenza o hanno causato la separazione; riattivando la
comunicazione, può portare un effetto positivo indiretto sui partner che possono riscoprire le proprie risorse e sentirsi più sicuri, ed una diminuzione della rabbia e della sofferenza. Si
rivolge anche al singolo individuo in difficoltà (difficoltà di adattamento, disarmonie della personalità, conflitti adolescenziali, etc …) e alla famiglia (rapporto genitori-figli, ruolo del
genitore, adozione, inserimento sociale, etc …). Il sistema famiglia ha un grande potenziale che è quello di essere in grado di aiutare il paziente a gestire e risolvere il suo malessere,
rendendo la sua vita più funzionale. Specialmente in casi che riguardano i bambini o gli adolescenti, si possono manifestare blocchi evolutivi che possono ridursi sino a scomparire completamente
lavorando con le famiglie. In questa ottica, le tecniche che si utilizzano hanno per obiettivo la modificazione di alcune regole del sistema, ovvero delle modalità di comunicazione e di
interazione disfunzionali.
“«Volare mi fa paura» stridette Fortunata alzandosi. «Quando succederà, io sarò accanto a te» miagolò Zorba leccandole la testa.”
(Dal libro “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda, 1996)